3. appendice a
http://giannozzo.blogspot.it/2013/02/qualcuno-deve-pur-averci-presentato_9858.html
dopo aver ascoltato fire and water con grande insistenza, decisi che avevo bisogno di ascoltare qualcos'altro dei free. e mi misi in cerca. per un ragazzino di 12 anni che vive in una cittadina di provincia negli anni 70, non c'erano naturalmente tutte le fonti di approvigionamento musicale che ci sono adesso. ma tant'è. forte della mia paghetta, mi recai armato di giovanile ottimismo nel negozio di dischi - praticamente l'unico - che frequentavo e dove avevo comprato quasi tutti i long playings che possedevo. forse non era molto, non lo so, ma per la sete di musica e gli orizzonti che avevo da esplorare allora, lo era eccome.
comunque, dopo un certo scartabellare, trovai qualcosa. c'è da dire che il "certo scartabellare" durava e dura tutt'ora molto più del previsto. rovistare negli scaffali dei dischi è sempre stata una delle più grandi gioie della mia vita, paragonabile veramente a poche altre, per quanto mi riguarda.
quello che trovai fu "the free story". avevo letto su ciao 2001 che era un'antologia ed era un doppio lp. ero quindi pronto al gravoso esborso finanziario. l'album era sigillato piuttosto stretto e il retro non riportava i brani contenuti. detti quindi i soldi alla signora nedì, che mi dette l'equivalente resto di un disco singolo. dopo qualche minuto necessario a fare il calcolo (ho problemi serissimi con la matematica), e non, lo giuro, a soppesare l'eventualità di approfittarmi dell'errore, dissi candidamente alla signora che aveva sbagliato resto. la signora nedì mi ringrazio' e ricompensò la mia onestà con 1000 (mille) lire.
indovinate chi era quel sabato pomeriggio il ragazzino più contento del mondo
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