giovedì 29 agosto 2013

questi o quelli, per me pari son. confessioni di un vero fan

quando mi chiedono, o mi chiedo, quale sia il mio gruppo o artista preferito, sono sempre piuttosto indeciso sul da decidersi. preferirei infatti stilare una classifica tutta di ex aequo, tali e tanti sono i miei idoli. 
qualitativamente parlando non posso fare classifiche e poi sarebbe come dire se voglio più bene a mamma o a babbo. complessivamente, diciamo incrociando quantità e qualità, potrei dire i fairport convention, ma fra i circa 50 dischi che ho di loro, ci son diverse cadute di tono: in una carriera di oltre quarant'anni ci sta. o potrei dire i free, perché no. ma in questo caso, al contrario, la loro - cinque anni e sei dischi - è stata una vicenda lampo ancorché fulminante, si perdoni il calembour. stesso dicasi per i gentle giant, mentre per gli yes vale il discorso fatto per i fairport.
forse joni mitchell ha un percorso più uniforme, anche se di alcuni suoi dischi non sono così innamorato (perdono).
a conti fatti, è il caso di dirlo, potrei dire i genesis. da trespass a duke non scorgo eclatanti passi falsi, e trovo del buono anche nei dischi seguenti. anche perché di loro sono un vero fan, ma veramente vero, che non fa troppe distinzioni fra pre e post peter. 
si, ok, prima che qualcuno arricci il naso inorridito: i capolavori con la voce di peter, foxtrot, nursery crime, bla bla bla. per carità.
d'altra parte il primo disco che ho sentito di loro - e forse ancora quello che mi è più caro - è selling england by the pound, che si apre proprio con la voce nuda di peter: comprai la cassetta alla mostra dell'artigianato di firenze, insieme ad in rock dei deep purple, nel 1974, e la voce di peter gabriel mi folgorò, letteralmente. d'altra parte, sarei falso se non dicessi che amo allo stesso modo trick of the the tail e wind and wuthering, e che le interpretazioni di phil collins se la giocano con quelle di peter gabriel (avete ascoltato bene seconds out?).e anche dischi come and then there were three e duke hanno dentro canzoni bellissime.
chi dice che i genesis sono finiti dopo il divorzio da peter, probabilmente non ha mai realmente ascoltato niente di loro, di questo sono più che convinto, dopo la pubblicazione di the lamb lies down. che, diciamolo, era un disco un po' ridondante e con diversi pezzi superflui.
io ho avuto la fortuna di vederli dal vivo a zurigo nel 1982 ed a tirrenia nel 1983 con chester thompson alla batteria e daryl stuermer alla chitarra. concerti, anzi spettacoli fantastici. chiedete a chi c'era, oppure ascoltate i due cofanetti genesis archives. versioni magnifiche dei pezzi post gabriel e interpretazioni assolutamente all'altezza delle canzoni originariamente cantate da peter gabriel. d'altra parte phil e peter hanno, meglio avevano, un timbro vocale simile, e gabriel non ha mai fatto mistero di ispirarsi a collins, che tecnicamente è sicuramente più dotato, anche se peter ha una indubbiamente superiore personalità. per dire, su selling england c'è un pezzo cantato da phil, more fool me. io personalmente - ma so di non essere il solo - ho scoperto solo diversi anni dopo che non era peter a cantarla....
non ho avuto prove, e d'altra parte non avrebbe senso alcuno dire se dal vivo erano meglio i genesis con peter gabriel di quelli senza. ci sono i dischi live, è vero. dai quali si desume che erano concerti e situazioni diverse, ma ugualmente mirabolanti. in realtà ci sarebbe ancora oggi il modo per capire ed apprezzare come fossero grandiosi i genesis su un palco. esiste un gruppo di maniaci canadesi, si chiamano musical box, che si sono presi la briga di riproporre i concerti di diverse tournéés dell'epoca d'oro. i tizi non sono una cover band dei genesis. loro, dal momento in cui salgono sul palco, "sono" i genesis. si muovono e parlano come loro, oltre a suonare, ca va sans dire, quasi come loro. strumenti e scenografie originali d'epoca, fanno da complemento ad uno spettacolo imperdibile per ogni vero fan. si ha modo di vedere veramente come si sviluppavano i brani e come si dipanavano le complesse trame dei nostri inni preferiti. in maniera fedelissima, del resto, anche perché i tipi sono così maniaci da avere un batterista pelato, mancino e che canta come phil! io ho visto i concerti delle tournéés di selling england e di the lamb. fortissime. i musical box mettono in scena anche the trick of the tail, ovviamente con un sosia di bill bruford! se vi capitano a tiro, e se siete veri fan, non ve li fate scappare.
w i genesis, con o senza, è uguale