venerdì 1 febbraio 2013

abili alibi

con l'ispirazione bisogna fare come nello sfruttatissimo proverbio arabo - o è cinese? - e stare sulla riva del fiume, aspettando che passi, o bisogna attaccarla alla giugulare e berne il succo con avidità? bisogna aspettare l'argomento giusto o solleticante, o cedere all'urgenza di scrivere? ma bisogna avere un'urgenza anche qui? e c'è una dimensione da rispettare? o è un problema tutto maschile, come nel sesso (e visto che ci siamo si potrebbe tirare in ballo anche l'ansia da prestazione, già che ci siamo)?
bisogna  prendersi i nostri tempi o lasciare che la comodità della tecnologia smascheri i nostri alibi? in altre parole la pigrizia in questo caso è un vezzo o una mancanza? in ulteriori parole, ci vuole tempo per scrivere e scrivere ha i suoi tempi, o è bene imparare a scrivere mentre ci regge all'apposito sostegno sull'autobus o mentre si fa il soffritto?
bisogna immaginarsi il pc come carta ruvida sulla quale gli errori si notano o usare biecamente la tecnologia di cui sopra? e visto che siamo agli alibi, bisogna combattere la tendenza della comunicazione social network style e riconquistare una sana prolissità, o bisogna aderire con gioia alla lunghezza dei pensierini cinguettanti?
ed è bene guardare lo schermo con la ferma convinzione che le parole appariranno magicamente da sole sul medesimo, oppure ostentiamo noncuranza e aspettiamo la scintilla affaccendandoci in altre faccende?
non cerco e non chiedo risposte, ovviamente. anche se probabilmente le ho trovate scrivendo queste righe

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