martedì 5 marzo 2013

io tu noi tutti. il nuovo che avanza. a balzi


15 milioni e più di italiani vanno senz'altro presi in considerazione. anzi, come citava un vecchio lp di elvis, "millions of fans can't be wrong". si potrebbe obiettare che miliardi di fans della cacca sono sicuramente wrong, ovviamente non si può paragonare elvis alla materia fecale, ma il movimento 5 stelle agli altri partiti sicuramente si. anche perché moltissimi voti vengono da ex degli altri schieramenti, oltre a tanti penso, dai neo votanti. quindi non si possono ignorare 15 milioni di compatrioti, presenza indubbiamente ingombrante, in tutti i sensi. che sarebbe potuta diventare più numerosa e di conseguenza ancor più ingombrante con una campagna elettorale un pochino più sobria. ma giusto un pochino. perchè le istanze portate avanti da grillo e i suoi seguaci, sono quasi tutte largamente condivisibili. acqua e sanità pubblica, tagli alla politica, trasparenza, meritocrazia, per dirne alcune. non lo seguo sul terreno di una autarchia e di una decrescita che mi puzzano sinistramente di ventennio o sul distruggere l'esistente tout cour. non lo seguo soprattutto sul modo di porsi, così aggressivo e anche sprezzante. io tendo a rifiutare le cose anche giuste dette male o in malo modo. sarà un limite , o forse snobismo, ma ci posso fare poco.
la riunione romana degli eletti certo ricorda un po' la gita delle medie o della parrocchia, o, peggio, le convention delle società di vendita multilivello. ma aspettiamo a giudicare, e cerchiamo di reprimere il sorrisetto di sufficienza. e non calchiamo troppo la mano neanche sulle parole della neo capogruppo alla camera, più ingenue e inavvedute che pericolose. aspettiamo, non tanto, ma aspettiamo. ma una cosa però mi va pochissimo giù. ed è la continua, insistita, ossessionante, divisione, anzi contrapposizione, fra noi e loro. loro sono morti, loro devono andare a casa, loro non capiscono. noi siamo la ragione, loro il torto. in campagna elettorale poteva anche andare bene, ma ora siamo con le carte in tavola, ora c'è da fare qualcosa, c'è da rendere conto ad un – vasto – elettorato. che non coincide esattamente con i militanti duri e puri (che mi ricordano un po' i ragazzi di mamma ebe, ma lasciamo stare), e con i candidati. un elettorato consolidato e potenziale, se riandremo alle elezioni, che rischia davvero di non capire se si trova fra i noi o fra i loro, se potrà beneficiare delle mosse di grillo. o se questi benefici, se ci saranno, saranno riservati a un noi, non ancora ben definito. insomma, c'è un popolo, o c'è il tuo popolo?
io che non ti ho votato, ma che voglio che le cose cambino, che non sono d'accordo con i tuoi atteggiamenti, ma concordo con diverse cose che dici, che credo che destra e sinistra esistano ancora, ma che non mi ritrovo troppo in questa sinistra, ebbene, io sono noi o sono loro?

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