15 milioni e più di italiani vanno
senz'altro presi in considerazione. anzi, come citava un vecchio lp
di elvis, "millions of fans can't be wrong". si potrebbe
obiettare che miliardi di fans della cacca sono sicuramente wrong,
ovviamente non si può paragonare elvis alla materia fecale, ma il
movimento 5 stelle agli altri partiti sicuramente si. anche perché moltissimi voti vengono da ex degli altri schieramenti, oltre a tanti
penso, dai neo votanti. quindi non si possono ignorare 15 milioni di
compatrioti, presenza indubbiamente ingombrante, in tutti i sensi.
che sarebbe potuta diventare più numerosa e di conseguenza ancor più
ingombrante con una campagna elettorale un pochino più sobria. ma
giusto un pochino. perchè le istanze portate avanti da grillo e i
suoi seguaci, sono quasi tutte largamente condivisibili. acqua e
sanità pubblica, tagli alla politica, trasparenza, meritocrazia, per
dirne alcune. non lo seguo sul terreno di una autarchia e di una
decrescita che mi puzzano sinistramente di ventennio o sul
distruggere l'esistente tout cour. non lo seguo soprattutto sul modo
di porsi, così aggressivo e anche sprezzante. io tendo a rifiutare
le cose anche giuste dette male o in malo modo. sarà un limite , o
forse snobismo, ma ci posso fare poco.
la riunione romana degli eletti certo
ricorda un po' la gita delle medie o della parrocchia, o, peggio, le
convention delle società di vendita multilivello. ma aspettiamo a
giudicare, e cerchiamo di reprimere il sorrisetto di sufficienza. e
non calchiamo troppo la mano neanche sulle parole della neo
capogruppo alla camera, più ingenue e inavvedute che pericolose.
aspettiamo, non tanto, ma aspettiamo. ma una cosa però mi va
pochissimo giù. ed è la continua, insistita, ossessionante,
divisione, anzi contrapposizione, fra noi e loro. loro sono morti,
loro devono andare a casa, loro non capiscono. noi siamo la ragione,
loro il torto. in campagna elettorale poteva anche andare bene, ma
ora siamo con le carte in tavola, ora c'è da fare qualcosa, c'è da
rendere conto ad un – vasto – elettorato. che non coincide
esattamente con i militanti duri e puri (che mi ricordano un po' i
ragazzi di mamma ebe, ma lasciamo stare), e con i candidati. un
elettorato consolidato e potenziale, se riandremo alle elezioni, che
rischia davvero di non capire se si trova fra i noi o fra i loro, se
potrà beneficiare delle mosse di grillo. o se questi benefici, se ci
saranno, saranno riservati a un noi, non ancora ben definito.
insomma, c'è un popolo, o c'è il tuo popolo?
io che non ti ho votato, ma che voglio
che le cose cambino, che non sono d'accordo con i tuoi atteggiamenti,
ma concordo con diverse cose che dici, che credo che destra e
sinistra esistano ancora, ma che non mi ritrovo troppo in questa
sinistra, ebbene, io sono noi o sono loro?
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