io sono un ateo convinto. ma non un mangiapreti, o mangiapopi o mangiaimam, ecc. e non sono sono così sprovveduto da pensare che il fatto che ci sia un papa o un'altro o nessuno non incida ancorché minimamente sulla mia vita. lo dico perché questa storia dell'elezione del nuovo papa mi sembra che abbia delle caratteristiche un po' diverse da quelle che ho vissuto probabilmente in maniera più distratta le altre volte. dicevo su facebook che l'avvento dei cardinali nordamericani - soprattutto - sta un po' redcarpettizzando quest'elezione. e non lo dico in senso del tutto negativo. probabilmente, anzi sicuramente, la chiesa yankee ha molto da farsi perdonare e ha un'immagine giovane, ma già da migliorare. e quindi i mass media americani si sono buttati a pesce su questa imprevista (forse) elezione, con la prevedibile conseguenza di trascinarsi dietro, come sempre succede, tutti i mezzi di informazione del mondo. in più, il fatto di proporre due candidature forti, e per così dire condivisibili come quelle di o'malley e dolan, aumenta senza dubbio l'attenzione globale sull'evento. voglio dire, una figura come quella di sean patrick o'malley, il francescano con saio e porpora, che già dal nome potrebbe sembrare un violinista folk irlandese o un poliziotto buono di boston, attrae sicuramente anche un non credente. attrae per esempio anche blog o trasmissioni radiofoniche sicuramente conosciute come "alternative", se mi si passa il termine oramai anni '70. e i nomi dei cardinali favoriti di sicuro circolano molto di più che in passato. questo anche perché la chiesa ha una gran bisogno di presentare un'immagine diversa di sé al mondo. e questo secondo me getta anche una luce del tutto diversa sulle dimissioni di papa ratzinger. nel senso che non escluderei il fatto che un pontefice unanimamente riconosciuto come comunicatore non eccelso sia stato invitato a farsi da parte in favore di un personaggio più incisivo e più utile ad una riaffermazione politica e d'immagine della chiesa globale. come gli americani, di cui sopra, o il giovane filippino tagle, oppure il brasiliano scherer. nomi che suscitano anche curiosità, ma dei quali è bene essere informati. perché ad esempio da laici potremmo salutare con favore l'elezione di un papa di una nazione emergente come il brasile, se non che il buon odilo pedro è un fiero super tradizionalista. oppure è bene sapere che il ciellino scola è stato consigliere del cavaliere.
quindi al di là di certi esotismi, c'è poco da star tranquilli. qualcosa cambierà, anche per i non credenti, non sappiamo ancora se in meglio o in peggio
io comunque tifo o'malley. o tagle. grazie signo'
ps non so se avete mai visto il film dogma di kevin smith. fatelo. e ditemi che george carlin non è uguale a o'malley
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