mercoledì 8 luglio 2015

nascita di una banda (che non c'era). memorie di un grancassista accidentale. seconda parte

in realtà la banda aveva già iniziato le prove di bandita sotto la regia teatrale di italo pecoretti, ovviamente non senza difficoltà, data la novità di dover aggiungere delle vere e proprie coreografie, degli sketches, alla musica.
il mese di giugno di quel 2006, oltre a tre esibizioni di rodaggio come badabimbumband, è dedicato ad una serrata serie di prove per lo spettacolo. italo suggerisce il nome per lo show, "bandita" per l'appunto,  una banda di sopravvissuti ad un ipotetico disastro nucleare, che girovaga per l'europa, proveniente da un immaginario paese dell'est. conseguente la scelta dei costumi, delle tute bianche con cappuccio anti radiazioni con dei grossi occhiali a specchio, così da rendere tutti irriconoscibili.
l'idea convince tutti, e Italo già immagina "questo lungo serpentone bianco che si snoda tra la gente a certaldo alto".
si lavora in maniera forsennata per mettere a punto le coreografie. le capacità teatrali e ballerine della banda, a differenza di quelle strumentali, sono quelle che sono, e così c'è da soffrire. soprattutto per italo
musicalmente parlando, lo show è un puzzle di brani di diversa estrazione, rock, musica popolare, jazz, piuttosto inusuale per  le classiche marching bands, votate più che altro al funk o alla musica balcanica. manca solo il brano finale. su mio suggerimento sandro arrangia a tempo di record la versione di riccardo tesi del tradizionale "maggio", che i ragazzi eseguono alla perfezione, dopo un inizio  cantato a cappella.
la settimana che precede mercantia, è un vero tour de force di prove. i brani funzionano, il suono e l'amalgama della band sono a buon punto.
dal punto di vista teatrale le cose, però non funzionano altrettanto bene. durante la prova generale, la mattina del 9 luglio, italo ci richiama più volte ad una maggiore concentrazione, dandoci una strigliata che si rivelerà salutare.
nonostante le difficoltà, il morale è piuttosto alto e l'eccitazione è palpabile.
largo, arriva la bandita, la banda che non c'era.
qui c'è da aprire una parentesi. io in pratica e tecnicamente, dovrei suonare la grancassa. ma essendo la band alle prime armi, non ancora ben strutturata a livello hardware, diciamo così, ed ignara di quello che ci vuole per una marching band a modino, bisogna arrangiarsi. e io mi arrangio, con una grancassa da batteria detta "flat", molto sottile, alla quale aggiungo campanacci e piattino e che indosso orizzontale davanti a me come il vassoio dei venditori di caramelle dei cinema di una volta. non un gran suono in realtà, ma il curioso aggeggio risulterà uno degli oggetti più fotografati del festival di quell'anno. Oltre a fare splendido pendant con il rullante tenuto a tracolla dal mio compare con una solida corda da bucato sega-spalla....
 martedi, 11 luglio 2006, inizia mercantia. arriviamo alle 18 e il borgo alto di certaldo ci appare come il paese dei balocchi.  andiamo a cambiarci nella limonaia, un gigantesco stanzone medievale, gomito a gomito con tanti altri artisti di strada. l'atmosfera è colorata e divertente, sembra di essere in un enorme camerino circense. siamo elettrizzati. ci tremano anche un po' le gambe, in verità.
alle 21 in piazza ss. annunziata i sax baritoni attaccano le prime furenti note di "mumbo jumbo", brano iniziale di bandita, la grancassa batte in controtempo, il rullante entra a cascata, seguito perentoriamente dagli altri sax, i soprani suonano il tema, e tutta la band avanza con una camminata che diventerà, lasciatemelo dire, imitatissima. è una scena che si ripeterà centinaia di volte nel corso degli anni, il marchio di fabbrica della bbbb.
non abbiamo mai discusso a fondo di quella primissima uscita con bandita. penso che ognuno di noi voglia riservarsi un ricordo personalissimo di quell'esordio, di quel momento, a rivederlo oggi, così cruciale nelle nostre vite, non solo artistiche.
personalmente, avevo il cuore che pulsava a mille. ed ero uno dei più scafati. magari i ragazzini erano più tranquilli di me, chissà…
comunque la prima uscita va bene, veramente. le incertezze di qualche ora prima, le difficoltà , le giuste preoccupazioni nostre e di italo, non dico che svaniscano, ma il respiro di sollievo è d’obbligo.
facciamo due o tre apparizioni a serata, via via sempre più convincenti ed apprezzate. dalla prima esibizione a castelfiorentino sembra passato veramente un secolo, invece di un mese e mezzo.
la prima estate della bbbb riserva un paio di date ancora prima della partecipazione ad un altro festival, che diventerà, forse l’appuntamento favorito della banda, l’abcfestival di Ccampiglia marittima, ancora una creazione di terzostudio.
quell’anno, la bbbb suonerà 28 volte, con la prima puntata fuori regione, nelle marche. nel 2007 le esibizioni saranno 45, 55 nel 2008 a testimonianza del successo crescente della banda e dello spettacolo che propone, una novità assoluta e dirompente nel panorama già florido delle marching bands italiane. il “lungo serpentone bianco” comincia a snodarsi in giro per l’italia e, nel 2008, metterà la testa anche fuori dai confini nazionali. la bbbb vola in inghilterra, invitata dalla municipalità di canterbury ad esibirsi per tre giorni al prestigioso food & drink eurofair. sarà un’esperienza bagnata da un grande successo di pubblico, a dimostrazione della bontà dello spettacolo e della capacità della banda di parlare un linguaggio “universale”.

passano gli anni ma per fortuna le emozioni sono ancora immutate: il colpo d’occhio del pubblico di mercantia, l’entrata in piazza a campiglia, i sorrisi della gente, lasciatemelo dire, di tutta europa.  ma niente come il prorompente, vibrante inizio di bandita  riesce - ancora - a provocarmi lo stesso tuffo al cuore…..

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